La Gazzetta d'Alba - 07 Settembre 2016

 L’associazione Ho cura accoglie i nuovi volontari

 7 settembre 2016 Alba, Primo Piano  

ALBA Ho cura, Onlus albese, ha accolto i nuovi volontari che hanno portato a termine la parte teorica del corso di base sulle cure palliative, iniziato ad aprile, durato 30 ore di lezione, guidato dalla psicologa Rita Agosto e che si è svolto nei locali messi a disposizione dalla Croce rossa. La parte pratica verrà svolta tra autunno e inverno e, da Ho cura, si augurano che il tirocinio possa essere svolto nell’hospice di Bra.
L’attività dell’associazione proseguirà con molteplici interventi di formazione, di sensibilizzazione, di aggiornamento dei volontari e di ricerca fondi. Tra le iniziative che stanno per essere avviate c’è un progetto sperimentale di teleassistenza per le cure palliative che ha ricevuto un finanziamento di 14mila euro da parte della fondazione Crc e che verrà presentato tra qualche mese.

La Gazzetta d'Alba - 24 Marzo 2016

 1.200 euro a favore di Ho cura

 24 marzo 2016 Alba, Primo Piano

 ALBA Perché curare quando non è possibile guarire? Un tema difficile che merita risposte semplici a domande frequenti sulle cure palliative. Curare per affermare il valore della vita, considerando la morte come evento naturale. Curare per offrire supporto al malato e alla sua famiglia, attraverso il sostegno di un gruppo di specialisti. Curare per rispondere ai bisogni del paziente, con l’obiettivo di migliorarne la qualità della vita non solo dal punto di vista fisico ma soprattutto psicologico.È questa la missione dell’associazione Ho cura, che AbiliSemper ha ospitato venerdì 11 marzo al ristorante Le vigne e i falò di Castagnito. Erano presenti, oltre ai numerosi volontari e simpatizzanti, i fondatori di Ho cura, tra i quali Elisabetta Aloi (presidente), Gabriella Mossotto (vice) e la segretaria Mavi Oddero.
Lo scopo del sodalizio è diffondere, sensibilizzare e promuovere l’applicazione delle cure palliative sul territorio dell’Asl. Ho cura, nata nel gennaio 2015, mira a progetti concreti e molto ambiziosi. Oltre alla ricerca e formazione dell’équipe (medico curante e palliativista, specialista in terapia del dolore, infermieri professionali, psicologi, fisioterapisti, dietisti, assistenti sociali, operatori sociosanitari e semplici volontari), ha in programma l’acquisto di mezzi informatici che permettano di assistere i malati a domicilio, specialmente quelli che risiedono lontano da ospedali e ambulatori.
Non esistono infatti sul nostro territorio strutture adeguate e ogni tentativo di fondarle è risultato, per motivi di costi, vano. Il caso più recente è la mancata aperura di un hospice presso l’ospedale di Bra.
Per avviare questo progetto servono notevoli risorse finanziarie e AbiliSemper ha voluto intervenire con un contributo che, unitamente a erogazioni liberali da parte dei presenti, ha superato, a fine serata, i 1.200 euro, con l’augurio che questa iniziativa venga recepita e condivisa da altre associazioni di servizio.